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Una storia nella Storia, quella di un grande Gruppo, per continuare a farla. Accadeva nel ‘907 agli albori della rivoluzione industriale: da una fabbrica dell’Italia rurale prendevano forma i primi prodotti forgiati con quel materiale allora “vera novità”, l’alluminio. Artefice di tale impresa era Baldassare Agnelli, capofila di tutto il Gruppo Alluminio Agnelli.

Un viaggio cominciato in Montenegro, dove ne apprese la lavorazione, e proseguito in Lombardia, dove diede il via alla “Fabbrica di Alluminio Baldassare Agnelli”. Orfano dei genitori e presto diventato uomo maturo, Baldassare Agnelli seppe presto catturare le attenzioni di imprese importanti. Primo episodio della brillante sfida industriale fu la commessa per la Pirelli, che era alla ricerca di un fornitore che fosse in grado di realizzare anime in alluminio per la produzione di camere d’aria.

Il coraggio e l’intraprendenza di Baldassare gli permisero subito di mettersi in mostra, conscio che quel compito sarebbe stato in grado di assolverlo. Raggranellati i pochi risparmi e le attrezzature necessarie, Baldassare si mise subito al lavoro. Progettò e realizzò una trafila a freddo per la realizzazione di tubi da lamiera. Ovviamente fu una storia a lieto fine: la realizzazione fu persino superiore alle aspettative e, logicamente, il lavoro gli venne assegnato in maniera continuativa. L’inizio della storia divenne così l’esordio di un grande gruppo industriale. Presto Baldassare Agnelli incontrò i favori di altre grandi imprese, quali Ansaldo, Hutchinson e la Cucirini Cantoni Coats, individuando nell’alluminio le soluzioni giuste per l’industria.

La piccola azienda venne traghettata presto verso un solido sistema industriale costruito su equilibrio e capacità di anticipare il futuro, mantenendone al centro l’elemento costante di riferimento: l’alluminio. L’alluminio negli anni seguenti ha trovato impieghi così vasti e universali che le generazioni succedutesi al fondatore moltiplicarono i rami d’impresa.

Trafilerie Alexia raccoglie l’eredità dei padri in quello che è attualmente uno degli stabilimenti di estrusione dell’alluminio più moderni d’Europa.

Tutto comincia da un ragazzo, Baldassare Agnelli, che nella Milano del 1894 perde tutto, all’improvviso: i genitori, l’osteria che gestivano a porta Ticinese, la possibilità di mantenere se stesso e i suoi cari. Ha appena dodici anni e si adatta a fare i mestieri più disparati.

Diplomatosi orafo cesellatore, si rivolge a uno dei più prestigiosi orafi della città che non solo lo prende a bottega ma lo manda in viaggio di lavoro: un’avventura nei Balcani durante la quale Baldassare avrà occasione di fare un favore al capo di una famiglia Rom. Verrà ricompensato con il dono del loro segreto: una tecnica ancora sconosciuta in Italia per la saldatura dell’alluminio su cui costruirà un’impresa di famiglia destinata a durare attraverso decenni ricchi di eventi.

L’azienda degli Agnelli dovrà attraversare due guerre mondiali e una dittatura, le agitazioni sindacali degli anni caldi, l’Italia del boom tra espansione dei consumi domestici e dura battaglia contro l’acciaio, le crisi e le opportunità della Guerra fredda, l’espansione sui mercati internazionali, la sfida della Cina.

Attraverso quattro generazioni, con i loro amori e le loro ambizioni, sapersi rinnovare restando uniti e mantenendo saldi i propri valori si rivelerà la chiave del successo. Il libro di Paolo Agnelli disegna, dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri e inoltrandosi nel futuro, un grande racconto della bellezza e della difficoltà di fare impresa, che si intreccia alla saga di una famiglia e a quella di una nazione: delle sue epoche, delle sue sfide, del suo coraggio.

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